OMBRE (DI UN TEMPO MIGLIORE)
(maggio 2012) (acrilici su tela 100 x 80)

L’ispirazione viene da una fotografia trovata su una nota rivista, poi digerita ed interpretata assecondando un certo corso di pensieri. Il soggetto è stato preparato e studiato con meticolosa attenzione per un tempo piuttosto lungo.
Il racconto si esprime con un simbolismo scanzonato. Le figure in primo piano, che dovrebbero essere interpretate come reali, sono rappresentate con involucri trasparenti, praticamente come fantasmi, e all’opposto le ombre tendono ad una consistenza non proprio solida, in quanto appiattite sui mattoni del muro, ma senza dubbio hanno una indipendenza viva e dinamica. Esse danzano con gioia mentre le figure in primo piano mostrano un atteggiamento mesto e ripiegato su loro stesse. Si tratta dunque di un gioco surreale dove positività e negatività si agganciano in una parodia fatta di sostanza sottilissima.

 

© Paolo Ober